Retail Design: significato ed evoluzione nel tempo

Quando ci si riferisce alla progettazione degli spazi commerciali, spesso si fa menzione del termine “retail design”. Questa espressione di origine anglosassone è ampiamente utilizzata dagli esperti del settore dell’allestimento di negozi e showroom. “Retail” rappresenta il concetto di commercio al dettaglio, mentre “Design” si riferisce all’atto del progettare. Di conseguenza, il termine “retail design” indica l’attività svolta dall’interior retail designer, ovvero il professionista specializzato nella creazione di ambienti dedicati alla vendita. Questi luoghi sono concepiti per la distribuzione di beni e servizi mirati al cliente finale. Ed è considerato un ramo dell’interior design.

Il ruolo del retail designer o store designer non si limita solamente agli ambienti finali della catena di distribuzione al dettaglio. Oggi, più che mai, essi svolgono un ruolo chiave nella progettazione di spazi commerciali, sia per il business diretto al consumatore (B2C) che per quello aziendale (B2B).

Il retail design contribuisce attivamente alle trasformazioni di tutti i luoghi legati alla distribuzione, alla vendita e all’esposizione. Recentemente, a causa di un mercato sempre più competitivo e delle nuove politiche commerciali, si sono verificati numerosi cambiamenti. I luoghi di vendita sono passati da semplici contenitori di merce a spazi narrativi in grado di creare relazioni durature tra l’azienda e i clienti. Questi nuovi ambienti sono caratterizzati da strategie innovative sia in termini di prezzo, sia nell’aspetto comunicativo del prodotto e del brand.

Il retail design abbraccia la progettazione di spazi che valorizzano il marchio, creando atmosfere riconoscibili e desiderabili. Questo settore si occupa anche della grafica e della comunicazione, oltre a promuovere relazioni multicanale tra il brand e i clienti.

Origini e sviluppo del Retail Design

L’interior retail design è emerso tra il 1870 e il 1900 per rispondere alla necessità di organizzare in modo efficace le grandi quantità di merci prodotte durante l’era industriale. Grazie alle nuove tecnologie, i tempi e i costi di produzione si sono notevolmente ridotti, portando ad un’elevata disponibilità di merci sul mercato rispetto alla domanda esistente.

In quel periodo storico, si è assistito a una rivoluzione nei luoghi di vendita in termini di dimensioni, organizzazione e comunicazione. Nuove figure professionali legate al retail design hanno iniziato a emergere per soddisfare le esigenze di un mercato in crescita.

Le vecchie botteghe artigiane sono state trasformate in negozi che enfatizzavano l’esposizione dei prodotti anziché la produzione interna. L’architettura di questi spazi commerciali è stata adattata per ottimizzare il processo di vendita.

Il ruolo cruciale del retail design nel panorama di distribuzione moderna è emerso parallelamente allo sviluppo di nuove figure professionali dedicate alla gestione dei punti vendita organizzati in reparti. Il retail designer, spesso affiancato dal visual merchandiser, ha assunto un ruolo fondamentale nella definizione delle linee guida per lo spazio espositivo di vendita, con una profonda conoscenza dei prodotti offerti.

In conclusione, il retail design rappresenta una disciplina in continua evoluzione, strettamente legata agli imprevedibili cambiamenti socio-economici e comportamentali della società. Mediante una combinazione di competenze in vari settori, il retail design si è posizionato come una scienza inesatta che si adatta costantemente alle mutevoli esigenze del mercato commerciale.

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